oggi parliamo del test scivolosità del decreto ministeriale 236/89 sotto la voce scivolosità…
voglio fornirti una piccola guida su tutto ciò che devi sapere su questo decreto toccando questi punti:
- cosa c’entra il dm 236/89 con la scivolosità.
- quale test antiscivolo prende in considerazione.
- come capire i numeri/coefficienti all’interno
sono sicuro che se stavi cercando questa strana parola
stai affrontando qualcosa che riguarda la scivolosità del tuo pavimento
solitamente questo decreto vecchio del 1989 esce in fase di ristrutturazione di un locale ad uso pubblico per via del cambio di pavimentazione
tranquillo
sei nel posto giusto
il centro nevralgico della scivolosità in italia è qui
ma andiamo per ordine
vediamo tutti i punti di questo decreto
in modo semplice però
ok?
via..
Che cos’è in pratica e di cosa parla il decreto ministeriale 236/89 in ambito antiscivolo?
il decreto in questione parla sostanzialmente di barriere architettoniche
sai cosa sono?
ti faccio un’ esempio molto semplice e banale
hai comprato un locale e all’interno ci sono dei gradini tipo per andare in bagno?
beh non devono esserci..
perchè i pavimenti devono essere continui e senza gradini
specialmente perchè chi ha una carrozzina non deve avere difficoltà ad andare in bagno o entrare nel tuo locale
per questo motivo
l’architetto, ingegnere o geometra in questione ti farà eliminare i gradini per fare una rampa oppure se non è possibile un’entrata ad hoc per loro
tanto che
negli ambienti più tecnici si parla di decreto dell’accessibilità
bene
noi però dobbiamo guardarlo sotto la lente d’ingrandimento della scivolosità…
cosa c’entra questo con la scivolosità dei pavimenti mi dirai?
mi hanno detto che questa è la legge sulla scivolosità e vero?
si se stai facendo una ristrutturazione
no se il pavimento è già esistente
magari è già antiscivolo secondo questo decreto ma si scivola ancora ( poi ti spiego perchè succede )
tornando a noi
in pratica il decreto ministeriale 236 del 1989 ti dice:
” guarda che la rampa che devi fare eliminati i gradini dovrà essere già di materiale antisdrucciolevole “
cioè
mettendo mano al pavimento non devi mettere una piastrella ad esempio scivolosa…
oppure ancora
hai rifatto tutti i pavimenti nuovi nel locale cucina?
” devi dimostrarmi che il pavimento nuovo a seguito di ristrutturazione è antisdrucciolevole secondo il decreto ministeriale 236 del 1989″
ma andiamo avanti
Come fare a sapere se il pavimento è a norma del dm 236/89 o no?
di solito se hai preso un pavimento nuovo
ti hanno consigliato
o cosi dovrebbero fare
un piastrelle che già ha questi parametri
prendo infatti un pezzo di scheda tecnica da un produttore di ceramiche italiano la vedi qui sotto (in verde ti ho messo giusto)
a seguito di una ristrutturazione dovrai ottemperare alla legge installando una pavimentazione antisdrucciolevole con i seguenti parametri
0,40u su pavimento asciutto
0,40u su pavimento bagnato
con gomma dura e con cuoio
beh veramente
con la gomma dura da bagnato.
con il cuoio solo da asciutto.
se non hai questo documento beh dovrai fare un semplice test in loco che possiamo eseguire in 48 ore.
scrivi a info@antiscivoloitalia.com e richiedi il test antiscivolo del dm 236/89 oppure contattami allo 0445 549822 per parlarne con me direttamente.
Cosa significa 0,40 descritto nel decreto 236/89 ? non capisci e ti sembra arabo? te lo spiego io…
troppe cose
troppe cose
si se non sai nulla di scivolosità ti sembrerà “arabo”…
si parte in pratica da
0,10 coefficente d’attrito con il simbolo u
fino al coefficente d’attrito 0,90
al 0,90 hai come una colata di cemento sotto i piedi eh 🙂
ma ok
da dove spunta fuori questo 0,40 coefficente d’attrito richiesto dentro al decreto ministeriale 239/89
0,40 è in realtà il coefficente d’attrito medio da raggiungere per avere una pavimentazione sicura
per capirci
sotto il coefficiente d’attrito lo 0,40 è visto come un pavimento scivoloso
sopra invece lo 0,40 è visto come un pavimento antiscivolo
sempre secondo il decreto ministeriale 236 del 1989
beh non un numero che esce da un cilindro del circo togni ma inventato nel lontano 1950 su un gruppo di persone
i dati raccolti dicono questo
0,36 è il valore medio di sicurezza
se le persone affrontavano una curva o un angolo
il valore richiesto da queste persone saliva a 0,39
per tracciare una linea semplice da capire per tutti hanno utilizzato lo 0,40
capito adesso?
Con quale strumento si misura la scivolosità all’interno del decreto ministeriale 236/89?
tortus test è lo strumento che serve per seguire questo decreto 236/89
da dove deriva questo strano nome
si è proprio strano vero ( e che non te lo dice nessuno… )
Tortus è il nomignolo affibiatogli dagli inglesi
Tortus in pratica significa TARTARUGA
motivo?
per la sua velocità di esecuzione
abbastanza lenta…
hai mai visto scivolare qualcuno?
magari se sta sera o domani ti capita di vedere paperissima dove mostrano alla fine tutti le scivolate e cadute prova a vedere
se è un movimento lento o cosa…
tieni conto che un piede in fase di scivolamento è più veloce del centometrista più veloce del mondo
infatti un piede sul bagnato per l’effetto dell’aquaplaning fai 10 metri al secondo
indovina un pò quanto và veloce il tortus test bcra?
0,017 metri al secondo…
adesso capisci perchè si chiama Tortus?
bene questo test ti serve solo per determinare il coefficente d’attrito e seguire solo il dm 236/89
se non hai questo documento beh dovrai fare un semplice test in loco che possiamo eseguire in 48 ore.
scrivi a info@antiscivoloitalia.com e richiedi il test antiscivolo del dm 236/89 oppure contattami allo 0445 549822 per parlarne con me direttamente.