se sei un’amministratore di condominio oppure un proprietario di un’immobile hai certamente la priorità di mandare avanti la tua attività..
ma allo stesso tempo
di non avere problemi con le persone per quanto riguarda la scivolosità dei pavimenti.
facile a dirlo
più difficile a farlo
ti capisco…
tuttavia
in questo articolo precisamente vediamo ciò che chiede il decreto legislativo 81/2008 in termini di scivolosità
quindi come ogni legge italiana
spesso controversia e impossibile da decifrare
“cosa dice e specialmente cosa non ti dice”
per inquadrare come sempre
A: lato burocratico.
B: lato realistico.
con i tuoi clienti o persone che gravitano di fatto sul tuo pavimento
per farti capire nella pratica come funziona ti riporto un caso simile nel mondo delle automobili
Il metodo truffaldino della legge italiana sulla scivolosità, ti ricordi lo scandalo sulle auto volskvagen?
hai mai sentito parlare del recente caso automobilistico
dove grazie ad un metodo elettronico riuscivano a far passare come “buone” dal punto di vista ecologico
tutte le auto anche se poi non lo erano nella realtà portando alla società danni per miliardi di Euro e richieste di scusa a mezzo mondo?
la stessa cosa succede sul mondo pavimentazioni antiscivolo
infatti si scopre che il metodo di misurazione riportato in alcuni decreti italiani (vedi D.M. 236 del 1989) non funziona affatto per misurare la scivolosità ma solamente l’attrito dei materiali
che sono 2 mondi diversi
hai visto com’è semplice confondere le cose?
una sottile differenza
che fà passare molte volte come “tutto per buono ed antiscivolo”
si proprio come lo è stato per i tubi di scappamento funziona cosi anche per i pavimenti ( e i chissà per quante altre cose io direi )
al contrario dei fumi dell’auto invisibili e con i danni che non si riescono a calcolare al momento, sul mondo pavimentazioni il danno lo vedi subito quando qualcuno scivola sul pavimento e devi:
- soccorrerlo.
- chiedere 1000 scuse.
- sperare non ti pianti una causa per scivolamento.
- abbonargli biglietto, vacanze o altro.
in quel momento
sei TU il responsabile del pavimento
in verità quello che voglio farti capire questo
tu credi di avere un pavimento sicuro antiscivolo (pure certificato) ma i tuoi clienti vanno a scivolare sul pavimento lo stesso.
incluso fare leva su altri tasti che in questo articolo andrai finalmente a scoprire.
Prima però di continuare permettimi di fare un piccolo passo indietro, per farti capire da dove viene questa legge del Decreto legislativo 81/2008
il 2008 è stata solo l’anno del rimpasto di una vecchia legge,
ma mettendo i fatti uno davanti si vedono un solo un’accozzaglia di regole vecchie messe insieme… infatti se si legge bene
– il vecchio Decreto Ministeriale 236 del 1989
– ricopiato tale quale nella famosa 626
– incollato di nuovo dentro la legge 81 del 2008
quindi in realtà lo stato fatto negli anni 80, si propio quando c’era Maradona che giocava con il numero 10 e portava il napoli a vincere lo scudetto…
se andiamo avanti di questo passo i nostri figli, avranno fra altri 30 anni la nuova legge sulla sicurezza ma sempre con il vecchio metodo ( dei mitici anni 80! )
dagli anni 80 ad oggi c’è stata l’esplosione delle pavimentazioni di ogni genere che hanno veramente cambiato tutto, basti pensare al mondo della ceramica e delle resine, i legni i finti legni
i 2 mondi che si scontrano tra realtà di tutti i giorni ed il certificato di legge, togliti da questo casino.
il problema vedi e che ti ritrovi in mezzo a questi 2 mondi e non sai da che parte andare a parare, da un lato c’è la legge fatta negli anni 80 a quei tempi si pensava alle ostriche ed al champagne dell’economia galoppante, i mondiale e le automobili
dall’altro lato c’è il tuo pavimento, la tua struttura e i tuoi clienti, che possono essere 10, 100 o 1000? o 3000? al giorno?
possono camminare a piedi nudi o con le scarpe
sull’asciutto e sul bagnato
insieme ad altri fattori che vanno a comporre la scivolosità del tuo UNICO ambiente
ma torniamo a noi
tu come titolare ti ritrovi oggi con tante incombenze e non vuoi problemi in linea generale, specie quando viene nel tuo locale il sig. Arnaldi ( uno dei tuoi migliori clienti )
il sig. Arnaldi è un imprenditore importante e conosciuto in città, oggi arriva nella tua piscina o albergo per rilassarsi e prendersi 1 ora per stare in piscina per liberare le idee domani avrà uno dei suoi clienti più importanti a cui deve il fatturato più importante, deve presentarsi bello informa e rilassato per accoglierlo come si deve e fare altri affari
accedi ai video I segreti della scivolosità (clicca l’immagine qui sotto )
tu come titolare della struttura ovviamente ci tieni, è pur sempre un cliente che ti porta un bel pò di soldi
dentro di te sai che è tutto in ordine con le documentazioni e pensi che il tuo pavimento sia a prova di caduta quando i tuoi clienti entrano in piscina, hai oltretutto proprio un certificato antiscivolo che ti indica che il pavimento supera il coefficiente d’attrito XYZ richiesto dalla legge
e ti senti più che tranquillo
il signor Arnaldi è molto simile a quella che ho visto in tanti casi, infatti questo signore che ha quasi 60 anni sotto sotto con la vita odierna soffre di osteoporosi, riconosciuta oggi come una delle grandi malattie di questo secolo
succede che il signor Arnaldi uscendo dalla piscina e prima di arrivare a prendere le ciabatine lasciate sull’altro lato della piscina, scivola rovinosamente a terra fratturandosi l’anca
la vita personale di questa persona è compromessa, la vita economica della sua azienda è compromessa
tu corri ai ripari e cerchi di tamponare la situazione ma ormai la frittata e fatta..
adesso può essere chiunque che scivola, ma tu rischi sempre e con certi clienti e specialmente quelli di un certo reddito molto di più
qui il problema è abbastanza grande perchè a cascata non solo comporta il grave danno fisico ma anche economico dal momento che quella riunione di domani che mantiene in piedi l’azienda del sig. Arnaldi può essere seriamente compromessa
attenzione, non sto dicendo che è colpa tua ci mancherebbe
ci sono parecchi motivi che il tuo pavimento ha fatto cilecca, ma quello che ti fare rimanere di stucco e scoprire che la stessa legge che doveva tutelarti e farti stare tranquillo, in realtà è quella che ti ha messo nei guai
ok ok, tu hai fatto le cose buone per la legge, ma il problema di fondo rimane
Ecco come il metodo scelto nel Decreto legislativo 81/2008 imbroglia i dati e la tua capacità di rendere il pavimento antiscivolo veramente sicuro per la tua azienda e i tuoi clienti
se il tuo pavimento è veramente scivoloso con il bagnato propio questo metodo richiesto dalla legge ti mette addosso a te la croce senza via d’uscita
abbiamo visto prima perchè la legge e realtà non collimano, ma andando a fondo scopri perchè succede questo, mi spiego
il D.Lgs 81/2008 era il vecchio DM 236/89 al punto 8.2.2 “PAVIMENTI” dice questo:
Per pavimentazione antisdrucciolevole si intende una pavimentazione realizzata con materiali il cui coefficiente di attrito, misurato secondo il metodo della British Ceramic Research Association Ltd.(B.C.R.A.) Rep. CEC. 6/81 ….. ecc ecc
allora partiamo dal punto fondamentale che il metodo indicato dalla sigla B.C.R.A. che nulla a che vedere con lo standard inglese, significa andare ad utilizzare sul tuo pavimento (magari nuovo) il vecchio strumento Tortus o FSC, che tutti i paesi Europei hanno bandito dalla circolazione, per i seguenti motivi:
- non fornisce dati corretti con il pavimento bagnato
- non riconosce quando il pavimento è sporco
- è lento e fornisce un risultato finale più elevato di quello che è la realtà
- per la sua lentezza, non riesce a ricreare l’effetto aquaplaning, praticamente la radice dello scivolamento
quindi se hai un pavimento che diventa scivoloso con il bagnato, mi dispiace ma basandoti sul test antiscivolo della legge italiana 81/2008 o 236/89 sei sulla strada sbagliata
la tua scivolosità in realtà non è risolta, hai solo un certificato fasullo che dice (su una scala immaginaria da 1 a 10 ) valore 7 ma in realtà può essere tranquillamente 4
adesso, fermati un’attimo a ragionare…
come puoi difenderti se qualcuno si fà male sul pavimento della tua piscina se in causa qualcuno stampa questa pagina e se la porta dietro per ribattere il tuo certificatino che vale quanto il 2 di picche ?
come sempre in Italia siamo i più furbi perchè in fondo non si sà mai… a qualcuno questo sistema fà comodo, perchè tanto quando scivolano le persone (perdonami il francesismo ma sono stufo) sono solo stra-cazzacci tuoi
nel senso che te la vedi sempre TU con il tuo CLIENTE
giustamente per farti stare buono buono e lasciandoti ovattato nella tua ignoranza (non devi sapere queste cose) ti dicono che questo è il test di legge, quello riconosciuto da tutte le norme internazionali DIN- ISO – R- EN- chi più ne ha più ne metta…
tanto anche se qualcuno ti aggiunge anche le norme BIM-BUM-BAM si come la trasmissione dei cartoni animati (sempre degli anni 80) tu non sai nulla e gli credi hey, stanno lavorando sulla tua ignoranza!
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ti capisco, anch’io come te 10 anni fà non sapevo nulla ed ero ignorante sulla questione, facevo il trattamento antiscivolo ai miei clienti e davo per scontato che il prodotto antiscivolo avrebbe risolto tutti i problemi insieme ad un test di laboratorio
perchè andando sul concreto, tornando sul caso piscina dove i pavimenti sono spesso bagnati, ci sono queste cose:
- persone che girano piedi nudi per la piscina
- bambini che corrono da una parte all’altra della vasca
- qualche signora anziana che non ha più la prontezza di un tempo
- pavimento bagnato con aggiunta di grasso e un pizzico di cloro
tutte cose che questo bel tortus test della legge 81 non sà cosa sia e potrei continuare per ore
i
l certificato antiscivolo delD.Lgs 81/2008 che utilizza il tortus test è carta straccia in una causa legale ( e come gli altri test lo sbugiardano in 3 secondi )
il famigerato Tortus test come anche gli FSC o BOT non misurano la scivolosità ma solamente l’attrito del pavimento detto di Coloumb che si genera tra due corpi che strisciano ( piede contro pavimento) ma non è in grado di misurare l’attrito dinamico, tradotto per in non esperti, quando in mezzo c’è acqua
l’acqua è la causa in sè dello scivolamento, insomma un piccolo dettaglio che forse avevano omesso di dirti?
Si
parliamoci chiaro da subito, se ti hanno raccontato che questo Tortus bcra serve per quantificare la scivolosità del pavimento, sei già fuori strada e non sanno che cosa queste persone vanno farfugliando o peggio scrivendo
quindi difenderti da uno scivolamento uscendotene con quel test farlocco?? come andare in guerra da solo con una pistolina ad acqua, perchè?
beh oltre ai dettagli tecnici, che hai letto qui oppure li hai letto sulla mia guida c’è anche una serie di contro-test che facile facile
in 3 secondi il metodo di misura Tortus test può essere sbugiardato, da chi la scivolosità la sa misurare molto bene, sto parlando degli altri test in uso comunque in Italia
- il test portatile SlipAlert ( il nuovo British Standard )l’unico al mondo progetto per la scivolosità
- il test portatile del Pendolo ( British Standard ) l’autorevole test usato di base nel mondo del marmo
- il test di laboratorio DIN tedesco ( che ATTENZIONE purtroppo è SOLO di laboratorio )
- incluso il resto d’Europa che non accetta ormai da anni il Tortus test, per ovvi motivi giustamente
ma andiamo avanti
quando ti parlo di test di scivolamento non voglio cadere troppo sul tecnico perchè ne capiresti ben poco all’inizio, ma posso aiutarti passo passo e farti capire cosa almeno deve fare un test antiscivolo:
1.valutare la scivolosità sul tuo ambiente spceifico (in laboratorio non è la stessa cosa… attenzione!)
1. darti un valore preciso sul bagnato (si mi sembra un’ovvietà, ma non per tutti i test è così)
2.saperti dire cosa è successo quando si sporca o si usura, perchè attenzione propio i pavimenti antiscivolo si sporcano più degli altri
il Tortus test bcra infatti non è in grado di fornirti un valore preciso con il bagnato, figuriamoci difenderti da una causa legale se magari il tuo pavimento è andato sporcandosi con il tempo
infatti quando ti vai ad interrogare com’è il tuo pavimento dal punto di vista della sicurezza prima o poi t’imbatti nel discorso della classifica della scivolosità e di solito non ne vieni fuori molto facilmente,purtroppo perchè in italia (e solo in italia) c’è una grandissima confusione su questo argomento
sai cosa significa questo?
che di solito se tu hai un tipo di test, e il malcapitato che è scivolato scopre (magari qui) che c’è ne uno migliore e più preciso si presenta con quello e ti pianta un bel casino, più il danno subito da contorno ovviamente
ricordati che il tortus test bcra mostra sempre dati più elevati di quello che sono in realtà, quindi è molto facile che qualche CTU possa dire l’esatto contrario
ti rendi conto di questo quando solitamente succede questo, cominci a guardarti intorno e sfogliare schede tecniche di vari materiali e scopri che:
- la scheda tecnica delle piastrelle in ceramica ti indica anche un’altro tipo di test
- guardi la scheda tecnica invece di una pietra e te ne dà un’altro tipo di test
- la scheda tecnica invece del parquet ne ha un’altra ancora
- le normative parlano ancora di tutt’altro
- magari sei nella condizioni di avere anche già un certificato antiscivolo, però si scivola…
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Evita trattamenti antiscivolo o rivestimenti antiscivolo quando il loro “santo graal” è il tortus test bcra del DM 236/89 e Decreto legge 81/2008
cosa succede quando cerchi di fare un trattamento antiscivolo o un rivestimento antiscivolo, che se non è fatto con il giusto criterio ti si ritorce contro, insomma è sempre il cane che si morsica la coda…
la domanda da farsi è: QUANTO è sicuro fare un trattamento antiscivolo e controllarlo con il Tortus test bcra che fà propio i tarocchi?
in passato ho testato personalmente cosa vuol dire fare un trattamento antiscivolo per un cliente e testarlo con metodi come Tortus o anche FSC che nascono dallo stesso concetto; in alcuni casi succedeva che lo strumento si bloccava invalidando il test, più volte ho pensato di essermi sbagliato
succedeva spesso che qualche cliente aveva già la piastrella antiscivolo, ovviamente testata allo stesso modo e non si capiva il perchè fosse così scivolosa
alla fine
avendo preso una bella fregatura con questo strumento e a riguardo della sicurezza dei miei clienti, decisi di andare a vedere bene dentro questa storia
quello che ho scoperto ha dell’incredile, quando mi sono prestato a capirne di più su questo strumento tanto decantato in giro per l’italia, ho capito perchè NON funziona
infatti uno dei più grossi problemi del tortus test bcra è che sbaglia propio sul pavimento in condizioni di bagnato o contaminato (acqua, olio, sporco, grasso, ecc) propio quando si scivola! managgia!
No non sono nato io per accorgermene, ho solo messo attaccato alcuni pezzi del puzzle che vanno messi insieme se vuoi uscire sano e salvo da questa palude
Allora, se credi ancora alla favola del tortus test bcra incluso nel Decreto legge 2008/81, devi leggere cosa dicono in italia e inghilterra
In inghilterra dove il tortus test è stato prima creato e poi bandito dalla circolazione che cosa dicono?
Adesso, capisco che magari ti ho aperto un pò di punti di domanda, per avere un pavimento sicuro devi ripartire da zero e avere i dati corretti sulla scivolosità, altrimenti sei sempre al punto di partenza
Il mio consiglio è di evitare qualsiasi approccio al tuo pavimento con un test come il Tortus test BCRA che ti prende in giro, primo o poi ti si ritorcerà contro
- Vuoi sapere perfettamente qual’è il VERO rischio del tuo pavimento?
- Vuoi applicare il giusto sistema antiscivolo per il tuo ambiente?
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Contattami allo 0445 549822
oppure scrivimi a info@antiscivoloitalia.com (rispondo entro le 24 ore)
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Spero questo articolo ti sia tornato utile.
Alla prossima!
Molto interessante.
Io ho una zona esternadi circa mq 60 piastrellata con ceramica che diviene scivolosissima quando ? umida o bagnata
E’ possibile risolvere in modo veramente efficace questa pericolosissima situazione?
Io avrei pensato di ricoprire con un finto prato, soluzione brutta antigienica ma efficace.
Cosa mi consiglia?
Buonasera Luciana
in questo caso noi usiamo il prodotto L’antiscivolo
dai nostri clienti “pubblici”
in pratica senza irruvidire o lasciare una film sopra
o l’erba finta 🙁
questo sistema specifico per le ceramiche
le trasforma a livello microporoso ? con il bagnato
non si scivola
ho fatto fare un sito ad hoc per spiegarlo
clicca il link qui a lato per capire meglio=> http://www.antiscivolofacile.com
P.S. ci sono 3 video che ti spiegano
il funzionamento
dubbi, domande, perplessit?
rimango a tua disposizione
ciao
Paolo
Per una piscina bimbi in un hotel sa che classe antisdrucciolo per pavimento esterno in ceramica che serve tipo a /b/c R10 / R11 /R12 grazie
Buonasera Rudy
grazie per essere passato sul mio blog
ok
gli ambienti piscina sono classificati ovviamente a piedi nudi
quindi la scaletta da seguire ? la A – B – C
quella giusta per il vostro caso ( presumo state comprando una piastrella nuova ) ? la C o la B
ti allego un’immagine che ho fatto io per capirci meglio
a presto
Paolo
Buonasera Paolo
intanto le faccio i complimenti per la chiarezza su un argomento che è ancora poco chiaro a tutti, tecnici e non, a partire dalle ASL locali le quali continuano a chiedere nell’ambito di richiesta per Nulla Osta riguardanti il rilascio di agibilità/abitabilità da parte dell’Amministrazione Comunale per edifici privati ad uso pubblico(ristoranti, bar, uffici, ecc.), un coefficiente di attrito; 40 per le pavimentazioni. Ora, Il mio è un caso particolare di un fabbricato condonato a suo tempo (1998) ma privo di agibilità (la vecchia proprietà non l’ha mai richiesta) e che ora necessita ma in presenza di una pavimentazione esistente datata (dove certi obblighi di legge ancora non c’erano). Cosa mi consiglia di fare ? Sostituirla tutta (e su quale base visto le criticità del metodo BCRA ?) o testare quella esiste (e con quale metodo ?). E per la scala interna di collegamento per i tre piani (strisce antiscivolo per le sole pedate e pianerottoli?).
Grazie.
Roberto ciao
grazie, ma cerco solo di fare un pò di luce sulla questione 🙂
in realtà si dovrebbe fare un’analisi del rischio vera e sincera degli ambienti
per stabilire 2 cose:
1. quanto è scivoloso il pavimento secondo l’attività che svolgo…
2. come posso risolve quando ho visto che ho un rischio percepito reale..
quello che ti chiedono come hai scritto tu “per edifici privati ad uso pubblico(ristoranti, bar, uffici, ecc.), un coefficiente di attrito > 40 per le pavimentazioni” non tengono infatti conto di grandi differenze dell’ambiente.
ovviamente capire chiunque legge in questo momento che se ho una piscina pubblica con centinaia di bambini che corrono a piedi nudi in mezzo all’acqua è totalmente diverso dal magazzino di un’azienda con 2 persone che indossano scarpe antinfortunistiche e magari vanno tutto il giorno con il muletto
si capisce che sono due cose totalmente differenti?
quindi l’asl e comune poco importa la situazione specifica ma solo la “cartina”…
il senso è uno scarica barile dall’alto verso il basso dove l’ulitmo (il propietaro della struttura) dovrà confrontarsi poi in futuro con il malcapitato
che succede se mi scivola un cliente venuto in visita che mi fà magari il 40% del fatturato?
per la norma sei ok, solo che te la devi vedere tu 🙂
che succede invece se scivola un dipendente che devo rimpiazzarlo e sta a casa in malattia?
per la norma sei ok, solo che hai altri problemi di mancata produzione, assicurazioni, ecc…
per l’ASL sarà il problema sempre del proprietario in qualche modo… magari il pavimento era sporco, le scarpe antinfortunistiche erano finite, poca luce… e qui apriamo un vaso di pandore che non finisce più..
ho fatto da supervisore su tanti trattamenti antiscivolo fatti anche nei comuni e non fatti con il nostro metodo ovviamente, quando però scoprivano che il trattamento non aveva dato i risultati sperati allora scalavano sul test bcra per far mostrare tutto buono 🙂
ciao e spero di esserti stato utile.
saluti
Paolo
Salve, un cliente mi chiede se il pavimento R10 và bene per essere posto in opera nella cucina del suo agriturismo….al di là del fatto che guardando la normativa mi pare di capire di si (mi pare…)…è vero?
Conviene fare qualcosa di più
Pensavo di consigliarli di metterlo non solo in cucina, ma anche nelle sale, nelle camere e nei bagni…sbaglio?
Grazie
Isabella mettere tutto R11 sarebbe l’ideale e a norma ( perchè R10 risulterebbe scivoloso ); tuttavia una buona indicazione dei rischi deve portarti a ragionare secondo in 3 fattori di rischio che descrivo nei miei video I segreti della scivolosità => https://antiscivoloitalia.com/tutti-i-segreti-della-scivolosita/
ad esempio nelle camere posso evitare di mettere R11 perchè (apparte che è abbastanza grezzo) ed in più difficile da pulire ma il punto è che non ho lo stesso rischio di scivolamento che c’è in cucina
per farti capire meglio:
-niente olii per terra che fanno scivolare
-niente acqua che fà scivolare
-niente gente che trasporta pesanti pentoloni pieni d’acqua bollente che si può ustionare scivolando
-nessuno che gira con coltelli in mano o usa affettatrici che può tagliarsi/ferirsi scivolando
-quindi niente camerieri ne niente dipendenti ne ASL…
ma piuttosto devo invece porgere attenzione alla zona bagno ad esempio dove il pavimento può bagnarsi molto facilmente…
E’ possibile comunque fare di più ma per farlo noi analizziamo sempre prima lo stabile o i materiali per capire dove e come intervenire.
se hai altre domande, sono qui. A presto
Buongiorno, sono il rappresentante legale di una scuola dell’infanzia paritaria. Lo stabile ? (a titolo gratuito) vecchio ed ha delle piastrelle come pavimento. Nel salone vorrei appoggiare una nuova pavimentazione che funga anche da antitrauma e la soluzione meno costosa ? un laminato tipo ikea con sotto un materassino…Il problema ? il grado di antiscivolo . Ho cercato piastrelle in PVC antiscivolo, ma le R9 sono dure e ruvide rispetto al laminato….consigli? Obblighi di legge?
Grazie
Daniele, di base deve essere antisdrucciolevole per la legge.
quindi ci si sbatte a cercare materiali antiscivolo che poi sono inguardabili…
tuttavia la legge 81/2008 dice di fare una valutazione dei rischi e poi agire di conseguenza…
nei miei video I segreti della scivolosità ( https://antiscivoloitalia.com/tutti-i-segreti-della-scivolosita/ ) ti mostro come anche un pavimento antiscivolo nuovo non assolve alle sue funzioni per i 3 fattori che governano la scivolosità….
la mia domanda è: questi fattori sono presenti e come sono sul tuo pavimento?
per la scivolosità quindi dovrai andare a fare prima questo lavoro di ricerca dei rischi ma per la mia esperienza ci saranno dei luoghi più inclini a scivolare (vedi bagni..) e altri no perchè magari non c’è acqua per terra.
ciao
Buongiorno,
chi è la persona competente all’emissione del certificato? Chi può rilasciarla? Colui che ha realizzato la pavimentazione? se sì, con che strumentazione?
Cordiali
la persona sarà chi fornisce la pavimentazione e/o la modifica, certamente la cosa migliore da fare è il test in loco quindi inquadrando anche l’ambiente circostante al pavimento…
le strumentazioni sono diverse, dipende da che grado di “accuratezza” vuoi raggiungere.
guarda i nuovi video dove ti spiego tutti i segreti della scivolosità => https://antiscivoloitalia.com/tutti-i-segreti-della-scivolosita/
[…] Va detto che la metodologia per la valutazione della certificazione e della classificazione antiscivolo, in questo caso SRB, non è proprio il massimo e dipende in realtà da molti fattori, come spiegato in maniera dettagliata in questo articolo. […]
si al di là del gioco delle gomme per le suole, tieni conto che per le calzature la cosa è decisamente più imbarazzante delle pavimentazioni in quanto i test utilizzati sono ancora più lontani dalla realtà di tutti i giorni.
Buongiorno
Le strisce adesive 3M o altre marche, sono previste dal D.M.?
Ce chi li monta e certifica, ma non garantisce tutta la base del gradino per ovvi motivi. Sulle scale serve solo la parte finale del gradino o tutta la base di appoggio del pure?
Giuseppe, mi duole dirti che non esistono strisce antiscivolo previste dal D.M.
mi dispiace dirti anche che sei completamente fuori strada sulla questione ( o ti hanno messo fuori più che altro )
il problema di fondo è che
il Decreto Ministeriale 236/89 non è una legge fatta allo scopo di rendere antiscivolo un pavimento; ma solo quando intervengo per abbattere le barriere architettoniche ( esempio calzante i gradini )
cioè devo rompere una gradina per fare una rampa?
i materiali con cui farai la rampa dovranno essere antiscivolo
purtroppo molti “colleghi” fanno terrorismo grazie a questo D.M. ma ripeto devi guardarlo se la tua è una situazione da
abbattimento delle barriere architettoniche
allora i materiali che compri dovranno essere già certificati antiscivolo dal produttore
se invece vuoi rendere più sicure le scale e renderle antiscivolo per abbattere i rischi
prima dovresti capirli secondo i 3 fattori fondamentali ( qui => https://antiscivoloitalia.com/risorse-gratuite/)
inoltre le strisce antiscivolo (se intendi applicarle ) dovrebbero coprire almeno dove batte il tacco del piede
ma non sono il massimo perchè tendono a staccarsi e sono quasi impossibili da pulire
tutto però dipende dai tuoi rischi ( se hai un luogo con haccp sei fritto ad esempio )
e alcune ASL in giro per l’italia le fanno togliere… ma dipende sempre dal tuo contesto
ok spero di averti dato informazioni per capire meglio
a presto
paolo
Salve Giuseppe, non è scritto da nessuna parte di montare strisce adesive ma solamente di avere superfici antisdrucciolevoli… la legge 81/2008 ad esempio ti dice
” i pavimenti devono essere antisdrucciolevoli ” e stop.
chiaro che avere delle strisce adesive aumenta la sicurezza ma è anche vero che non coprono tutto lo scalino e spesso si staccano, si usurano, in fine si tolgono…
la miglior cosa è sempre agire direttamente sul materiale di base.
ad esempio l’altro giorno ho soggiornato in un hotel ed io sono solito usare le scale al posto degli ascensori, queste in realtà sono le scale anche di emergenza, il pavimento in marmo era stato tirato a lucido..
servivano le strisce adesive? si.
con il pavimento lucido attaccano e rimangono attaccate? no per niente.
quindi prima di attaccarle và sgrezzato il materiale e quindi li puoi creare già il gradino antiscivolo ovviamente senza fare propio un materiale grezzo (modello bocciardato) ma con il giusto sistema di misura si può raggiungere l’antiscivolo desiderato per il tipo di ambiente nel lungo termine andando incontro ai rischi reali e alla legge.
guarda i video I segreti della scivolosità dove ti spiego queste cose https://antiscivoloitalia.com/tutti-i-segreti-della-scivolosita/