quando ti trovi davanti ad una pavimentazione in una piscina pubblica non basta pensare solo alla sicurezza delle persone con una soluzione antiscivolo
infatti questa và abbinata ad una corretta certificazione antiscivolo per piscina
per portarti 2 vantaggi importanti:
-il primo capire QUANTO GRIP stai ottenendo da xxx prodotto antiscivolo
-il secondo và a PROTEGGERTI da richieste di danni per cadute da clienti e/o dipendenti
scommetto che anche tu come me un tempo pensi:
” beh certificato antiscivolo sarà un certificato antiscivolo, cosa cambia ? ”
no non è proprio cosi in caso di pavimento piscina
infatti scopriremo quelli che ti aiutano su tutti i fronti mentre gli altri ti mandano clienti al pronto soccorso e richieste di soldi
non a caso…
una delle domande classiche che rimbalzano nella testa dei miei clienti al primo appuntamento è:
” Paolo, ma qual’è allora la certificazione antiscivolo per piscina che bisogna avere?”
” qui i clienti dicono si scivola, io sinceramente mi ricordo di averle acquistate già antiscivolo queste piastrelle …”
ok
se ti ritrovi in questa situazione prima di tutto
posso rincuorarti subito dicendoti ” non è colpa tua “…
sei in mezzo ad un sistema un pochino complesso che andrò a scardinare senza troppi fronzoli in questo articolo a te dedicato in modo che tu possa tornare a guardare sereno i tuoi clienti camminare in piscina senza il terrore che possano scivolare per terra, ok?
bene entriamo nel vivo della cosa
permettimi di dirti subito quanto sia necessario che tu capisca la distinzione tra queste certificazioni
motivo?
la giusta certificazione antiscivolo in piscina è quella che ti salva da:
- qualche cliente che scivola batte la testa e punta il dito contro di te.
- far ritornare il cliente alla carica dopo che ha sentito l’assicurazione.
e molto altro ancora…
infatti all’interno delle diverse documentazioni
vengono tralasciati dei dettagli per te importanti essenziali per difenderti come ti ho scritto poco fà…
l’ambiente piscina non a caso è il tallone d’Achille di tutto il mondo scivolosità proprio per i fattori di rischio che lo compongono
se no ti avrei detto ” va bene il certificato antiscivolo dalla legge italiana per 100 anni sei sicuro…”
in realtà sarebbe una bugia e questo non è il mio modo di lavorare
quindi adesso ti mostrerò gli elementi cardine che esistono in piscina e che DEVONO essere menzionati sul tuo certificato antiscivolo…
I 2 fattori cardine di certificazione antiscivolo per piscina
ok
la prima cosa da tenere bene a mente è che il pavimento piscina per avere un certificato antiscivolo che tiene lontani clienti con il coltello tra i denti pronti a farti causa
deve contenere al suo interno queste informazioni I-M-P-O-R-T-A-N-T-I
non sto parlando di fattori troppo tecnici ma facili da capire, vediamoli subito:
- Il contaminante ( come liquidi/polveri/oggetti/sporco che finiscono sopra il pavimento).
- Come camminano le persone ( se usano scarpe, piedi nudi, calzature antinfortunistiche, ecc ).
il contaminante lo dice la parola stessa contamina e varia la condizioni dell’oggetto
normalmente infatti il pavimento è asciutto quindi salvo rarissimi casi al 99% è sicuro
poi contaminandosi cambia diventando scivoloso…
non a caso il rè delle contaminazioni è l’acqua che troviamo dappertutto specialmente sui pavimenti piscina
ACCEDI AI VIDEO [ I SEGRETI DELLA SCIVOLOSITA’ ] CLICCA QUI
certamente qualsiasi pavimento può contaminarsi di acqua di tanto in tanto quando piove eh ..si ti sembrerà una banalità ma in un’ambiente piscina è più una costante che una variabile
quindi se hai una piscina questo deve essere menzionato nella certificazione antiscivolo
non solo perchè questo fattore è associato all’ambiente piscina ma perchè fà scattare un’altra domanda
cosa fanno sopra ad un pavimento piscina normalmente le persone?
o meglio come camminano e quindi scivolano?
beh camminano a piedi nudi spesso e volentieri.
per questo motivo per far si che il tuo sia un corretto certificato antiscivolo per ambiente piscina deve menzionare questi 2 fattori senza sè e senza ma…
infatti quello che molti certificati antiscivolo non menzionano
sono proprio questi due punti lasciando delle “falle” aperte proprio quando qualcuno scivola e si fà male e tu sei convinto di essere apposto.
in realtà se non menzioni questi due punti questo sarà il tuo autogoal quando dovrai confrontarti con:
-il cliente..
-suo avvocato..
-il ctu..
-l’assicurazione..
per un motivo molto semplice
Una certificazione antiscivolo per piscina deve passare per il nodo del ” caso fortuito “
“Fortuitus casus est, qui nullo humano consilio praevideri potest”
“Caso fortuito è quello che nessun ragionamento umano possa prevedere”
cosa significa questa cosa?
si lo sò probabilmente è la prima volta che senti questa parola
ma hey ti avevo detto che avrei scardinato la cosa punto per punto 🙂
il caso fortuito è il mezzo per cui si dichiara che lo scivolamento è avvenuto appunto per una circostanza fortuita
io direi una cavolo di sfiga che può succedere a chiunque
infatti non si scivola tutti giorni tuttavia quando succede le conseguenze possono essere molto traumatiche…
questa cosa non me la sono inventata io ma si trova appunto nel codice civile italiano.
ovviamente chi è scivolato dovrà provare che il tuo pavimento abbia causato scivolamento e tu dovrai difenderti di conseguenza
attenzione però…
non la puoi però usare come cavolo ti pare e piace eh
perchè è tuo dovere come proprietario (o custode del bene come recita il codice civile )
di aver fatto tutto il possibile per rendere sicuro il pavimento e che quindi la caduta/scivolata sia stata solo un caso
ovviamente
questa è una cosa quando si arriva a causa legale per risarcimento danni da scivolamento
quindi dipende anche un pò dal danno che il tuo cliente si procura nella tua piscina…
se il danno è di poco conto non arriverai a queste cose
passerà tutto all’assicurazione
tuttavia spesso e volentieri ci si arriva perchè il risarcimento dall’assicurazione non è ciò che si aspettava chi ha subito il danno e tenta di attaccare la tua propietà
io posso solo esprimere la mia personale esperienza
perchè in questi anni ho seguito professionisti stesi a letto per mesi che volevano il loro sacrosanto risarcimento ed in questi casi tutti guardano cosa c’è scritto all’interno della certificazione antiscivolo
per capire se davvero questo è stato un caso fortuito o meno…
quindi se vuoi avere una certificazione antiscivolo per piscina che ti salvi capre e cavoli deve menzionare tutti i punti giusti come
- misurato la scivolosità precisamente con il bagnato ( perchè in piscina è spesso bagnato )
- misurato la scivolosità precisamente con i piedi nudi ( perchè le persone normalmente camminano a piedi nudi )
Note: si anche con le ciabattine ma si guarda sempre il lato permettimi “peggiore” della situazione…
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questi punti sono davvero difficili da seguire?
No se hai lo strumento corretto per vedere la scivolosità da bagnato e con i piedi nudi
chiedimi come possiamo certificare la scivolosità del tuo pavimento piscina scrivendo a info@antiscivoloitalia.com
oppure contattami allo 0445 549822
Esempio Qui stiamo certificando la scivolosità sul pavimento piscina di questa nave da crociera
perchè dire si il mio pavimento è antiscivolo per piedi nudi con il bagnato è un bel risultato da raggiungere…
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allo stesso tempo (se il tuo certificato antiscivolo per piscina ) li menzionerà sarai tranquillo che il rischio di scivolate sarà quasi inesistente e non avrai rivali in una causa legali e potrai gestire la cosa con l’assicurazione che si occuperà di risarcire il giusto compenso richiamando il “caso fortuito”...
insomma è probabile che il cliente debba accontentarsi di quello che “passa in convento”
è possibile cosi dire davvero che è stato solo una circostanza
se però al contrario il tuo certificato antiscivolo per piscina fà riferimento a cose diverse qui ti tirerai la famosa zappa sui piedi…
ok spero di essere stato chiaro
ricapitolo
hai bisogno di una certificazione antiscivolo per piscina pubblica?
corbezzoli (ho appena cancellato la parolaccia eh.. )
devi dimostrare che hai già visto cosa succede quando qualcuno ci cammina sopra con il bagnato a piedi nudi
non ci sono storie.
Adesso capito questi semplici passaggi, vediamo qual’è la certificazione antiscivolo più adatta per una pavimentazione piscina
girano sul web un sacco di norme, certificati e test dove la questione è poco chiara
io voglio metterti davanti tutto in modo che tu possa scegliere la strada corretta.
vediamo i test antiscivolo quelli validi e quelli no
certificato antiscivolo per piscina con dm 236/89 va bene?
è il più gettonato certificato antiscivolo del web
stiamo parlando del decreto ministeriale D.M. 236 del 1989
e lo trovi in tutte le salse come il santo graal della scivolosità ma aimè non funziona affatto bene per la pavimentazione di una piscina
cosa dice questo decreto in soldoni?
parlerà della tuo pavimento piscina? non proprio…
parlerà del tuo pavimento bagnato con i piedi nudi? purtroppo no.
vediamo un secondo ( ti sottolineo le parti contrastanti )
Decreto del Ministro dei lavori pubblici 14 giugno 1989, n. 236
Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche
il fine di questo decreto è l’eliminazione delle barriere architettoniche ( come scalinate e gradini, ecc.. ) e non di capire la scivolosità del tuo pavimento piscina
perchè di fatto si chiede un’intervento dove i pavimenti devono essere realizzati già antisdrucciolevoli
come abbiamo visto però in piscina noi abbiamo una legge “fisica” da seguire:
- lo scivolamento con il bagnato a piedi nudi
questo decreto ministeriale 236/89 lo segue?
leggiamo
8.2.2. Pavimentazioni.
Per pavimentazione antisdrucciolevole si intende una pavimentazione realizzata con materiali il cui coefficiente di attrito, misurato secondo il metodo della British Ceramic Research Association Ltd.
(B.C.R.A.) Rep. CEC. 6-81, sia superiore ai seguenti valori:
– 0,40 per elemento scivolante cuoio su pavimentazione asciutta;
– 0,40 per elemento scivolante gomma dura standard su pavimentazione bagnata.
lo 0,40 è un valore di riferimento di sicurezza più o meno usato in tutto il mondo in alcuni casi anche 0,35
ma dove stà il problema per certificare la scivolosità in piscina?
questo DM 236/89 menziona pavimentazione bagnata ma NON a piedi nudi
per chi non è tecnico la gomma dura standard sta ad indicare una gomma per calzature che ha una mescola “quella che fà grip” molto più elevata di una gomma che simula il piede nudo
infatti
se hai una di quelle pavimentazioni nuove già certificate con il dm 236/89 potrai accorgerti da solo come camminando con le scarpe o anche le ciabatte (che però hanno una gomma solitamente un pò più povera) il problema della scivolosità sembra non esistere.
nasce invece quando le persone vanno a piedi nudi ( guarda un pò )
opss… un piccolo particolare che fà cadere molte persone nel tranello
“ah ok ho un pavimento certificato antiscivolo secondo la legge italiana, invece si frega da solo ”
lo spiego nei miei video I segreti della scivolosità qui sotto…
approfondisco queste cose nei miei video I SEGRETI DELLA SCIVOLOSITA’
quindi il risultato è ritrovarsi con un dato più elevato di coefficiente d’attrito quando la realtà e tutta diversa
se vuoi ricevere contestazioni dai tuoi clienti
chiamare l’ambulanza perchè qualcuno è scivolato
difenderti con avvocati, ctu e sperare che l’assicurazione metta fine a questa cosa
siamo molto lontani da un pavimento sicuro.
ok
andiamo al secondo certificato antiscivolo
certificato antiscivolo per piscina DIN 51130 va bene ?
la norma DIN è utilizzata anche in Italia anche se di derivazione tedesca e questa norma inquadra bene lo scivolamento
forse avrai sentito parlare delle famose
-ANTISCIVOLO R9
-ANTISCIVOLO R10
-ANTISCIVOLO R11
-ANTISCIVOLO R12
-ANTISCIVOLO R13
ecco questa tipologia di certificazione antiscivolo per piscina è UN CLAMORSO ERRORE! perchè anche questa porta una falla importante
misura la scivolosità con le scarpe anzi con gli scarponi
quindi se ti ritrovi con il test marchiato con classifica R i tuoi clienti lo troveranno sicuramente scivoloso in ambiente piscina
ACCEDI AI VIDEO I SEGRETI DELLA SCIVOLOSITA’ PER SAPERNE DI PIU’
certificato antiscivolo per piscina fatto con rampa DIN 51079 va bene ?
al contrario della DIN 51130 la DIN 51079 fà il test con il piede nudo!
oh finalmente !
questa infatti è una dei test che funziona meglio
anche se ha un paio di problemi:
-non puoi farlo in loco ma dovrai rompere almeno 2 metri di pavimento per fare un test.
-il test prevederà d’inclinare il pavimento
-inoltre verrà usata dell’acqua con sapone per far scivolare l’operatore
-qui ci sono 3 grandi aree che sono classificate in A – B – C-
un buon pavimento antiscivolo per piscina dovrà classificarsi nella C
Unico certificato di scivolamento per piscina che racchiude tutti i test fatto direttamente sul tuo pavimento
per evitare tutti questi inconvenienti abbiamo fatto le cose più semplici per te per inquadrare le migliori norme in un’unico test
siamo in grado infatti di certificare la scivolosità
- secondo i fattori a piedi nudi e bagnato in piscina
- secondo la normativa DIN 51079 ( test sempre a piedi nudi ma in loco da te senza rompere il pavimento )
- secondo il coefficiente d’attrito dinamico
- calcolando il rischio di scivolosità del tuo ambiente specifico da te sul tuo pavimento.
- ovviamente rendendolo antisdrucciolevole se sarà necessario.
chiamami allo 0445 549822 per maggiori informazioni
o scrivimi a info@antiscivoloitalia.com